Un 17enne del Wisconsin ha aggredito e ucciso il proprio zio durante un litigio nato da un rifiuto di un permesso per un amico.
Un episodio apparentemente banale ha portato a una tragica fine a Waukesha, nel Wisconsin, dove Ronnie Fuentez, 17 anni, è accusato di aver ucciso lo zio con cui viveva. Il motivo? Il rifiuto di quest’ultimo di permettergli di far dormire un amico a casa.
Un litigio familiare si trasforma in omicidio
Il fatto è avvenuto la sera del 1° febbraio 2025, quando lo zio ha chiesto a Fuentez di mandare via il suo amico. Il giovane, secondo la denuncia, si sarebbe infuriato, arrivando a colpirlo più volte con pugni chiusi alla testa. Durante l’aggressione, Fuentez avrebbe urlato frasi minacciose verso la vittima di quello che pensava dall’inizio della convivenza.
L’uomo non ha denunciato subito il fatto. Dopo aver accusato un forte mal di testa per alcuni giorni, ha iniziato a faticare nel parlare. Solo il 5 febbraio, su consiglio della madre, è stato portato in ospedale, dove i medici hanno diagnosticato una emorragia cerebrale interna. Nonostante le cure, la vittima è morta a fine maggio.
Le accuse contro Ronnie Fuentez
Inizialmente accusato di aggressione (battery), Fuentez è ora imputato per omicidio (felony murder). Inoltre, al momento dell’aggressione era in libertà vigilata per un crimine precedente, fatto che ha portato anche a un’accusa di “bail jumping”.
Le autorità locali hanno confermato che il giovane ha lasciato l’abitazione subito dopo il pestaggio ed è tornato solo il giorno successivo. La sua udienza preliminare è fissata per il 28 luglio 2025 presso il tribunale della Waukesha County. Come riportato da lawandcrime.com.
La vicenda ha sollevato interrogativi sulla gestione dei minori in libertà condizionata e sui segnali premonitori di comportamenti violenti in contesti familiari. Vedremo quindi come andrà a finire dopo l’udienza del 28 luglio 2025.
